Buon anno scolastico! Un anno che nel tempo è diventato sempre più pesante, non in senso metaforico, ma in senso proprio, concreto, concretissimo.
Oggi è normale vedere alunni che vanno a scuola con zaini enormi, pesantissimi, addirittura con i trolley, come se dovessero affrontare un viaggio. Sollevando lo zaino di un mio nipote, mi è venuta spontanea la domanda “Ti porti a scuola i sassi?”. Non è una battuta purtroppo: il peso dello zaino di un alunno della scuola primaria pesa (proporzionalmente) come quello di un antico legionario romano.
Non è sempre stato così: ho provato a misurare e pesare i libri di testo di oggi e di alcuni anni fa e…
Parliamo di peso: il manuale di grammatica latina della scuola media negli anni ’60 pesava 320 grammi, aveva meno di 300 pagine di carta normalissima (oggi ingiallita) e valeva per due anni scolastici. Un manuale medio di oggi pesa anche un chilogrammo in più, ha almeno 400 pagine ed è stampato su carta pesante, spesso patinata.
Parliamo di formato delle pagine: il libro era stampato quasi sempre in formato tascabile (da 12 per 18 fino a 15 per 20), oggi siamo arrivati a formati vicini all’A4 (21 per 29,7).
Parliamo di contenuti: quali contenuti si sono aggiunti? Schede, sinossi, rimandi, immagini, note aggiuntive, box… I cambiamenti più vistosi sono nella distribuzione degli argomenti, non nell’obiettivo comune che resta quello di costituire un punto di riferimento nella didattica della materia.
Parliamo di “nuove” edizioni: un libro degli esercizi pesava circa 300 grammi fino a non tanti anni fa, conteneva frasi e brani da tradurre per un massimo di 200 pagine. Ci raccomandavano di non sciuparlo, per passarlo alla sorella o al fratello minore o per rivenderlo a buon prezzo.
Oggi i libri di esercizi contengono quasi sempre ingombranti compiti di varie tipologie, da eseguire direttamente sul libro: la carta patinata si deforma sotto la matita o sotto la biro (orrore!) degli allievi, a volte le pagine sono colorate dagli evidenziatori, con il risultato che il libro diventa didatticamente inutile (se gli esercizi sono giusti) o invendibile perché malridotto, anche se non sono state pubblicate nuove edizioni. Oggi il mercato dei testi scolastici usati, anche se in ottime condizioni, è in difficoltà soprattutto a causa di edizioni “nuove”, spesso nate senza una vera necessità, se non quella di alimentare il mercato.
Parliamo di aumento dei libri di testo: non solo aumentano i costi dei volumi ma è aumentato il numero di testi.
Parliamo di uso reale dei libri acquistati: al termine dell’anno scolastico molte pagine non sono mai state lette e, nel corso dell’anno, molti docenti distribuiscono fotocopie (spesso tante e comunque illegali) di altri volumi, forse a causa di adozioni non condivise o per abitudini didattiche consolidate.
Almeno il numero di pagine mai aperte e sciagattate o sottolineate servisse ad alzare il prezzo sul mercato dell’usato! L’eventuale nuova edizione di quel volume consegnerà al macero alcuni volumi mai aperti e bellissimi.
Chiudo queste due righe con un confronto: il primo volume del mio manuale di filosofia pesava 300 grammi formato 15 per 20, meno di 200 pagine; mio figlio aveva un volume pesante un chilogrammo, formato 20 per 26 e 450 pagine. Ancora più voluminoso e pesante è il libro di mio nipote.
Per fortuna (e motivi tecnologici) non ci sono più testi scolastici con CD ROM allegato! Tutto è stato trasferito sul web (speriamo che sia stato utilizzato), ma pesi, costi e dimensioni del libro cartaceo continuano ad aumentare.
Aumentano soprattutto il peso e il costo delle cose che ci fanno acquistare; qualcuno potrebbe adoperarsi per portare sobrietà nella scuola, liberandoci da pesi inutili. Si possono pubblicare libri più leggeri e meno appariscenti, ma forse non fa comodo a nessuno, va bene così: così vuole il mercato. La lezione è servita!.