Quaere

Sul timpano del portale di ingresso al grande complesso monumentale della Certosa di Pisa (Calci) c’è un’epigrafe in latino di particolare efficacia: è un anagramma geniale, un gioco di parole che afferma il primato della vita solitaria, la sola capace di dare all’uomo una vita beata.

Si trova in cima alla porta d’ingresso. Ecco la fotografia con la trascrizione del testo 

O BEATA SOLITUDO
O SOLA BEATITUDO

La seconda frase è l’anagramma della prima; queste parole accolgono chi sta per entrare in un luogo bellissimo, di grandi dimensioni, solenne e insieme semplice, uno dei tanti gioielli dell’arte e della storia d’Italia. Varcata la porta di ingresso, ci si trova in un ampio cortile sul quale si affacciano la chiesa e gli edifici principali, fino a poco tempo fa in abbandono, oggi sede di un ricchissimo museo di scienze naturali. Sito imperdibile.

Il testo è abbastanza comprensibile ma ne riporto la traduzione:

O BEATA SOLITUDINE
O SOLA BEATITUDINE

Cos’ha di particolare la frase tradotta? È un anagramma!