Dedico queste osservazioni personali e sicuramente migliorabili a quelli che mi domandano quali testi sono consigliabili per studiare la lingua e la letteratura latina.
Data l’ovvia premessa che non esiste “il libro migliore”, che sono stati pubblicati e ogni anno si pubblicano tanti validi manuali di lingua e letteratura, provo a indicare dei criteri di massima che possono essere utili ad orientare le scelte personali.
Andiamo in ordine.
Morfologia e sintassi
Sul mercato c’è un’ampia scelta di manuali di lingua latina in grado di soddisfare le esigenze dello studioso. In genere in un manuale si cercano le regole che riguardano i singoli elementi della lingua (la grammatica) e quelle che riguardano la struttura della frase e del periodo (la sintassi).
Quasi tutti i manuali di grammatica e sintassi pubblicati contengono queste informazioni. Alcuni sono corredati da un’appendice storica, altri sono più sintetici, i meno diffusi possono contenere qualche imprecisione qua e là, sono tutti validi e utili, ma sono nati prevalentemente in ambito scolastico, come testi da adottare per l’attività didattica e lo studio della materia specifica.
Questo è un “peccato originale” che ogni testo scolastico reca con sé e che merita alcune osservazioni.
Confrontando i manuali in uso oggi con quelli del passato si nota che ora i libri di testo sono costituiti da molte più pagine, sono più grossi e pesanti, sono più colorati e integrati da “materiali” consultabili via Internet. Sembra remoto il tempo in cui al libro erano allegati floppy disc o CD, nonostante siano passati solo pochi anni.
Le esigenze dell’editoria scolastica hanno moltiplicato i manuali e i materiali: lo stesso libro si è trasformato, arricchito, ampliato con lo scopo iniziale di aggiornare i testi alle nuove tendenze didattiche e con la non meno importante finalità di contrastare il mercato dell’usato. Il fenomeno è noto anche nel campo dell’informatica, che tende sempre a vendere “nuove” versioni dello stesso programma.
Che libro usare?
Tendenzialmente risponderei: quello che avete usato a scuola, soprattutto perché ci si orienta più facilmente. Se però ci si accosta per la prima volta allo studio del latino e si deve comperare un manuale di grammatica e sintassi, è bene acquistare solo il volume di teoria, scegliendone uno a piacere, tenendo a mente queste considerazioni:
- Il manuale di riferimento, sul quale hanno studiato generazioni di studenti va considerato IL TANTUCCI. Un nome che richiama tutti i testi scritti da Vittorio Tantucci, autore, fin da giovane, di numerosi manuali che hanno assunto nel tempo diversi titoli, il più diffuso dei quali è Urbis et orbis lingua.
Pregi: la chiarezza e l’organizzazione, la presenza di utili indici analitici e note di grammatica storica.
Difetto: è “pensato” soprattutto per chi deve tradurre dall’italiano in latino, quindi non sempre usa la giusta chiave descrittiva della lingua latina.
- Il suo grande competitore è Nicola Flocchini, che inizialmente pubblicò il suo manuale con il titolo “Comprendere e tradurre”, prospettiva metodologicamente più corretta rispetto a quella del Tantucci. Anche i manuali del Flocchini hanno assunto nel tempo titoli diversi e sono diventati opera di vari collaboratori. Il testo di teoria è ottimo, completo e chiaro. L’ultima versione si intitola Verba manent.
- Altri manuali che ho potuto collaudare sul campo sono il corso di Lao Paoletti edito da Paravia e quello di Giovanna Barbieri (edizione arancione) pubblicato dalla Loescher; sono certo che non esistano manuali “sbagliati”, ma ci si può imbattere in libri in cui la commistione di teoria e pratica rende difficile lo studio autonomo o selettivo.
- L’unica alternativa ai manuali tradizionali è apprendere la lingua latina usandola. Il primo testo a proporre questo metodo di autoapprendimento fu scritto da Clément Desessard (1966 - Le latin sans peine) e pubblicato dall’editrice francese ASSIMIL, specializzata in manuali per lo studio delle lingue.
Una svolta significativa è stata data negli anni ’90 dalla pubblicazione del manuale Lingua Latina per se illustrata, del danese Hans Henning Ørberg, che ha introdotto il metodo “natura” nella didattica dei licei, con l’effetto di creare due fazioni contrapposte dei sostenitori e dei detrattori. Per averne un saggio si può andare al link http://www.thelatinlibrary.com/ll1/ . Ci sono il libro di lettura e il manuale (in inglese). La versione italiana è pubblicata dall’Accademia Vivarium Novum.
Il libro di lettura è piacevole e con gradualità accompagna lo studente ai testi più complessi. Nella sua parte iniziale il latino è artificiale per motivi metodologici. In fondo anche i libri tradizionali che fanno alle fanciulle “ornare di rose gli altari per le dee” non sono da meno.
La storia della letteratura latina
Personalmente ho avuto il piacere di studiare sul manuale di Concetto Marchesi, due volumi editi da Principato, un’opera in sé letteraria, non solo un manuale di studio. Nel tempo tanti studiosi di chiara fama hanno pubblicato le loro letterature, tutte ben fatte ma “macinate” dal mercato del libro scolastico. Duravano qualche anno e poi sparivano, sostituite dal libro “aggiornato”. Ricordo in ordine sparso Fedeli, Perelli, Paratore… Il mitico Rostagni, presente nel catalogo UTET dal 1980. Tra i più originali colloco il Gianotti-Pennacini edito da Loescher, pieno di considerazioni stimolanti.
Fino ad alcuni anni fa il manuale di storia letteraria era pubblicato separatamente; l’antologia degli autori era pubblicata a parte, in genere in tre volumi, corrispondenti agli anni del triennio liceale.
Oggi le case editrici pubblicano la storia letteraria e l’antologia integrata, scelta più motivata commercialmente che funzionale allo studio.
Che libro comperare?
Tra i manuali consigliati anche nei corsi universitari troviamo il “classico” G.B. Conte, un manuale ben strutturato, chiaro, aggiornato e affidabile. Il manuale di storia della letteratura di Giovanna Garbarino non si trova più nella versione separata dai testi; oggi consta di tre volumi ben fatti. In tre volumi ci sono anche il manuale di Pontiggia Grandi (Principato) e l’ormai fuori commercio L’attività culturale in Roma antica della Principato a cui ho avuto l’onore di partecipare con il commento ad alcuni brani antologizzati.
Sicuramente ho trascurato manuali stupendi che non mi sono venuti in mente al momento e che i cultori della materia troveranno; spero solo di aver dato un’idea di quanto offre il mercato; se qualcuno vorrà inviarmi la recensione di qualche libro… sarà ben gradita.
Dove comprare?
Senza tema di essere accusato di fare pubblicità per interesse personale invito tutti a fare un salto al Libraccio e guardare qualche manuale “usato”; spesso si trovano manuali di lingua e letteratura in condizioni ottime, appartenuti a studenti molto rispettosi dei testi o, più probabilmente, a studenti che hanno profuso un limitato entusiasmo per la materia.
Buona estate e buono studio a tutti.